lunedì 20 agosto 2012


TU CHIAMALE SE VUOI SOMIGLIANZE DELL'ANIMA. Quindici giorni insieme sono volati  ma ci sono bastati per radiografarci reciprocamente. "Questo bambino ha molto di me" mi ripetevo avvertendo una sensazione che non provai nemmeno guardando tua madre alla tua età. La forma delle orecchie? bah... i piccoli sbalugamenti? ... quelli passano con i mesi. "Si, certo" rispondevano Agnese e tua nonna più che altro per non contraddirmi. Poi, tornato a casa mi sono precipitato nel cassetto delle foto. Tranquillo ragazzo. Tu non hai il mio testone a pera, il tuo occhio sinistro non è appoggiato sul naso e le tue orecchie, simili per forma, non sono certo a sventola - e poi dicono che tutti i bambini sono belli. Ciò che ci accomuna è il sorriso. Uguale. Aperto, spontaneo, sincero. Non perderlo mai, anche quando penserai che non ce ne è motivo. Il mondo ti sembrerà comunque meno ostile.



martedì 14 agosto 2012



A VOLTE LE COMBINAZIONI. Qualche tempo fa ti raccontavo di quella volta quando, all'età di cinque mesi, in vacanza con la mamma, fummo avvicinati da Van Wood, noto astrologo degli anni a venire, il quale si avvicinò al passeggino, mi guardò con benevolenza e disse alla Lea: "Suo figlio sarà un uomo molto fortunato". Oggi tocca a te. Daniela Nipoti, bella firma dell'astrologia di oggi, ti vede sul bagnasciuga del Gallanti e, rapita dal tuo sorriso malandrino, scambia due parole con tua madre. Successivamente, di fronte al tuo tema natale, mi dirà cose stupende di te. Sarai un uomo interessantissimo e pieno di risorse, un tombeur de femmes, dotato di una fantasia, unita a una manualità, che potrebbe portarti ad essere, dice la Nipoti, un architetto di successo. E poi tante altre cose che non ti riferisco se no cominci a montarti la testa anzitempo. Ti dico solo che già oggi, qui in spiaggia, io ho finito di essere Ruggero Po. Sono, solo, il nonno di Valentino.

mercoledì 8 agosto 2012



TERAPIA INTENSIVA. Ci voleva questo convivenza h24 per cominciare a darci del tu. Quindici giorni di mare dei quali i primi sette solo tu, io, tua madre e la nonna Gabri che è fuori di sè. Il primo giorno mi hai studiato senza dare nell'occhio, scrutandomi quando io fingevo di guardare altrove. La faccia rassegnata di chi pensa "se i miei genitori hanno deciso di continuare a frequentare questo signore con la barba cerchiamo almeno di capire chi è". Il gioco è questo: tu mi guardi, io fingo di non accorgermene, improvvisamente mi giro e faccio CIAO!!! con la mano aperta, alla Teletubbies. E tu giù con un gran sorriso. Agiti le braccia le mani e il corpo tutti insieme poi abbassi lo sguardo vergognosetto e pieghi la testa di lato. E' una gran bella vacanza questa che facciamo insieme nei luoghi che hanno visto bambini tua madre e prima ancora me, nella casa che i miei genitori comprarono negli anni del grande boom economico. La mia prima volta avevo undici anni. Per questi Lidi il progetto era quello di un prolungamento a nord della Riviera Romagnola: palazzoni (come il nostro), passeggiate a mare, luci e divertimenti. Per qualche anno davanti al nostro condominio ci fu un minigolf, il luna park era permanente, al Bagno Rocca's si esibivano i big dell'epoca, da Little Tony, a Rita Pavone ai Rokes. Io ci facevo i primi balli col batticuore. Poi arrivarono la  crisi, l'austerity e tutto si bloccò prima che il progetto potesse essere portato a termine. Seguirono una ventina di anni di nè-carne-nè-pesce. I templi della precedente movida si trasformavano in archeologia del turismo anni sessanta e l'amministrazione locale pensò, felicemente, di trasformare le Valli, e i Lidi con loro, nelle Camargue italiana. Una zona protetta, di agriturismo e di birdwatching, di percorsi ecologici e di maneggi dove oggi mi piace trascorrere le vacanze. Lidi discreti, rigenerati, dove noi ritroviamo le nostre radici e tu, l'unico romano della combriccola, pianti parte delle tue.