venerdì 1 gennaio 2016




"Sai nonna come si chiama la casa di Sara? Capodanno!" Nella fame di
nuove parole e concetti questo è ciò che hai sintetizzato questa mattina al telefono sulla tua fine d'anno da amici. Amici "tuoi", non a rimorchio in feste che non ti riguardano, e questo è molto bello anche perché per Sara, a quanto mi risulta, hai un occhio di riguardo. Mica so molto di più, eh... Comunque, caro il mio Vale, da oggi affrontiamo un altro anno, il quarto della tua vita, il secondo  bisestile, quello che cade ogni quattro portando con se il 29 di febbraio e che si dice sia accompagnato da disordini e talvolta disgrazie. Un elemento che tu e io abbiamo in comune: tu nato 13 giorni prima di un 29 febbraio e io dieci giorni dopo. Quindi l'anno dei geni, diremmo noi! E ci sono voluti quattro anni per cominciare a fare le prime chiacchierate al telefono. Non è che ci capisca proprio tutto di quello che mi dici ma intanto mi riempie il cuore il fatto che con questo nonno ci parli volentieri. Che l'affetto e il bene che ti voglio sono ricambiati. Questi sono giorni di Natale, giorni di regali, e ciò che apprezzo di te è la gioia con cui li ricevi e, allo stesso tempo, l'autocontrollo con cui sai aspettarli. Roba da uomini coi nervi saldi!