martedì 8 marzo 2016

"Nonna! Ma tu sei la mamma della mia mamma?". La luce ti si è accesa all'improvviso quando hai sentito tua madre chiamare "mamma" nonna Gabri. E quante lampadine verranno a illuminare il tuo futuro, a confermare cose che dentro di te sospettavi già o a rivelare circostanze che non ti avevano nemmeno mai sfiorato. Inutile aggiungere, da parte di nonno prezzemolo, 'e io sono il papà della mamma'. In quel momento non te ne poteva fregà dde meno. Il centro della tua vita oggi è la mamma alla quale, ogni tanto, riesci a strappare qualche pomeriggio supplementare tutto per te. E' una mamma impegnata la tua, una donna che non rinuncia al suo progetto lavorativo nel campo della ricerca scientifica benché oggi nel lavoro sia tutto terribilmente difficile per tutti, a cominciare dalle donne che, ancora più tardi di noi maschi, riescono a assicurarsi una stabilità professionale. Questo lo devi capire e la dovrai assecondare, piccolino mio, quando qualche giorno in cui sarai più triste del solito non potrà restare con te, quando qualche volta partirà  lasciandoti solo con papà. Noi uomini a volte sappiamo essere molto egoisti, pretenderemmo che le nostre donne, mamme, mogli, figlie ci mettessero in cima ai loro impegni. L'importante, Vale, è essere in cima ai loro pensieri, al loro amore, e tanto più lo saremo quanto più loro saranno realizzate come individui. Te lo voglio dire oggi che è l'otto di marzo. Presto saprai che cosa significa questa data anche se vorrei che presto diventasse una ricorrenza inutile.