domenica 14 luglio 2013

LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI. Un altro passo avanti per Papone che due anni fa, quando tu eri già in viaggio, abbandonò l'incarico di allora per accettare una proposta americana. Erano già tempi di crisi nerissima, lo "spread" veleggiava sui seicento, e la prudenza sconsigliava salti nel buio. Gli americani, poi, si sa ti premiano fin che produci e quando non gli servi più si fanno pochi scrupoli a dirti ciao-ciao. "Sarta chi zompa" dite voi a Roma e, a quanto pare, in famiglia abbiamo un atleta. Bravo Giovanni. Noi a Carpi, per dire la stessa cosa, diciamo "Chi g'ha boun tira" e anche tuo nonno non si tirò certo indietro da qualche bel salto. Padre di una bambina di un anno, che tu conosci, Ruggero abbandonò un posto fisso in comune per andare a lavorare in una radio. La Gabri era d'accordo, e nonno, come Giovanni quell'altro, l'ingegnere della canzone di Venditti, bruciò le sue sicurezze e visse solo di parole. Nato sotto il segno dei pesci, appunto. Tutto torna. E anche in quegli anni, bimbo mio, gli orizzonti non erano allegri. L'inflazione mangiava gli stipendi a diecimila lire al mese, il terrorismo centrava un bersaglio a settimana e nulla sembrava volere finire mai. Ce l'abbiamo fatta. E ce la farai anche tu che il coraggio non ti manca almeno a giudicare dalla cicatrice in alto a destra sul labbro. Hai affrontato Scala, hai lottato, questa volta ha vinto lei. Ma c'è sempre tempo per una rivincita, per farsi crescere i baffi e per tenere a mente, nel caso, che tirare la coda al gatto comporta dei rischi.

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