domenica 13 maggio 2012

TUA BISNONNA ERA COMUNISTA, TUO BISNONNO SICURAMENTE NO, e questo ha formato il carattere del nonno con cui presto avrai a che fare. Ci ho ripensato molto nei giorni scorsi, in occasione di un "tuffo nelle radici" per un premio che mi è stato consegnato dal Rotary della mia città. Un piccolo busto in bronzo di Alberto Terzo Pio, Signore di Carpi. Io, ex giovane radicale e di sinistra, tra il notabilato locale che un tempo snobbavo e mi snobbava. Che cosa ci facevo? E perché non mi sentivo a disagio?  Ho rivisto la mia adolescenza. Cresciuto in una famiglia dove entrava quotidianamente la stampa comunista, Unità, Vie Nuove, Noi Donne e dove un padre che viaggiava e leggeva "dimenticava", in bella vista, i primi libri sui gulag di Solgenitsin e le inchieste verità di Montanelli. La Lea non li leggeva ("tùti cajunedi") ma li lasciava lì. Così li sfogliavo e li leggevo io. Perchè mi torna in mente oggi? Perchè nella sera rotariana mi sono ritrovato tra quegli  anziani imprenditori dell'abbigliamento che ancora conoscono e frequentano Renato Crotti, il "magliaio" carpigiano che fece scandalo negli anni sessanta quando offriva ai suoi operai viaggi premio in Unione Sovietica per mostrargli come si viveva sotto il comunismo. Un personaggio controverso, sbeffeggiato dal pensiero dominante dell'epoca ("un èter cajomber") ma per il quale mio padre nutriva rispetto. E valutando il tutto cinquant'anni dopo posso sicuramente affermare che tuo bisnonno era un passo avanti. Oltre che una mente libera. Certo della mamma ho trattenuto il romanticismo degli ideali, la convinzione che si possa e si debba  rispettare, nel progresso, la dignità di chi non ha i mezzi, delle classi meno fortunate, a cominciare dagli immigrati. Valori che oggi solo la sinistra porta avanti. Sinistra della quale rifiuto però, e questo è sangue di Gino Po, bigottismo e manicheismo. Piccolo mio, per te comunismo e fascismo saranno fortunatamente concetti relegati ai libri della storia del Ventesimo Secolo. Anche berlusconiani e anti berlusconiani, quando sarai grande, saranno ricordi del passato, come i guelfi e i ghibellini. Difficile prevedere oggi con che cosa avremo a che fare fra quindici anni. Certo voglio immaginare Valentino Polegri Rosella un giovane dalla mente libera, capace di elaborare, in ogni momento e in ogni luogo, ciò che lui, e solo lui, ritiene sia il meglio.

1 commento:

  1. grandissimo Ruggero mi hai commosso. Cercavo d'immaginare, conoscendoti, cosa avresti pensato durante la "serata Rotariana", adesso che l'hai spiegato così bene mi ritrovo nelle tue sensazioni

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