lunedì 19 agosto 2013




CIAO! CIAO!! CIAO!!! Questa è la seconda parola che pronunci con piena coscienza del suo significato. A volte, incrociando un altro bimbo, gli sventoli anche  la manina. Comunicazione verbale e gestuale che si integrano. Una parola che ripeti compiaciuto di sentire e modulare il suono della voce. Soprattutto la sfoderi quando sei stanco di una situazione e vuoi dare un segnale alla mamma che è ora di andarsene. "Ciao!", nel senso di "Buonanotte a tutti, noi ce ne andiamo". Molte altre sono le parole che macinano dentro e che stanno per esplodere. Mi aspetto di tutto da quella bocca sorridente di un sorriso ammiccante e malandrino.  Sarai un gran figaccione, ragazzo, e lo sai già. Alto e formato come e più di un bambino di tre anni, il doppio esatto dei tuoi. E altezza è mezza bellezza. Tu e Giorgia ve la siete intesa subito. Siete gli unici bambini integralmente nudi della spiaggia. Vedervi è una gioia. "Signora, perchè è senza costume?" chiedono ogni tanto gli altri bimbi, magari signorine col "due pezzi" a quattro anni, bimbe che le loro madri fanno torturare dalla signorona nera che fa le treccine sotto l'ombrellone e ci mette dalle due ore in su. Tua madre, in realtà, se ne approfitta della sua faccia da tedesca e appena può toglie cappellino, maglietta e pannolino. La prima volta che ti è scappata la pipì sulla battigia te lo sei guardato e hai cominciato a ridere a crepapelle. Fare la pipì in piedi. Un altro passo. Non da poco per un uomo.

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