domenica 19 febbraio 2017

SONO PRONTO PER PICCHIARE

"Sono pronto per picchiare". La cosa più sorprendentemente bella che mai mi sarei aspettato di sentirti dire all'apertura del tuo regalo di compleanno da parte dei nonni. Cioè noi. Già mi ero sorpreso che tua madre, sempre attenta a non farti crescere troppo maschiaccio, mi avesse suggerito di acquistare un punchingball. Lei che da piccolo ti regalava, o suggeriva di regalarti, forni e pentolini che regolarmente ignoravi per dedicarti a macchinine e betoniere. Ma che l'accoglienza fosse addirittura così entusiastica è stato un regalo che tu hai fatto a me. In un certo senso il riscatto del bambino che giocoforza io fui, un bambino cui venne sempre impedito di partecipare a giochi violenti. Un bambino, sempre io, che proprio nelle pentole e nei fornelli trovò altri modi per divertirsi. Il primo budino lo cucinai in piedi su una sedia più o meno alla tua età. Budino EBO. Prima mettevo la polvere, la stemperavo con un poco di latte freddo, poi aggiungevo latte e riscaldavo, mescolando, fino a quando era cotto. Appena il "grande" che mi sorvegliava si distraeva aggiungevo un pizzico di sale, o altre cose che mi capitavano a tiro. Mica per tirare scherzi a chi comunque, assaggiandolo, mi avrebbe detto "è proprio buono". Solo per sperimentare cose che esulavano dal protocollo e leggere sulle facce degli altri, che comunque dicevano "è proprio buono", l'effetto delle modifiche. Un'abitudine, quella di cucinare e improvvisare, che non ho mai perso. Tu allenati a picchiare, che va bene così. Solo per difesa ma picchia. Non farti cogliere impreparato quando la vita ti aggredirà, definisci un obiettivo e colpisci. E buon compleanno, bimbo mio.

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