venerdì 4 agosto 2017

Guarda che faccia da impunito contento adesso che lì al mare è arrivata tua madre. Te possino... Le due settimane appena finite sono state la "prova di crescita" annuale che si chiede a un bambino fortunato, di quelli che si possono permettere un mese intero di villeggiatura: il periodo lontano dai genitori e dalle abitudini domestiche. Per tua madre erano estati intere assieme ai nonni che si alternavano nella casa di Pomposa. Non so, e non ho mai indagato, quanto sentisse lei la nostra assenza. Per me, che a mia volta venivo lasciato per tante settimane, nella stessa casa, con le diverse zie, le domeniche sera erano tristezza infinita. Non ti dico, poi, quando i miei genitori ebbero la "sciagurata" idea di mandarmi in colonia. O quando mi mandarono per un mese a Tubingen a imparare il tedesco assieme alla, comunque divertentissima, cugina Loredana. Tutto questo per dirti che nessuno capisce meglio di me la gioia che hai provato quando, dopo due settimane, hai visto nonno e nonna fare le valigie. E come ci aiutavi a chiuderle.
Devo  riconoscerti però che la prova l'hai superata con molta dignità: zero capricci e senso di grande responsabilità verso due vecchietti che si stancano presto delle corse sulla spiaggia e dei bagni in mare. Qualche volta ti è scappato un "mi manca Roma". "Per i tuoi genitori?" "No" "Per Damiano?" "No" "Per il centro estivo?" "No" "E allora?" "Per il wi-fi". Segno dei tempi. Del resto a tuo fratello, per il suo compleanno, gli hai regalato due giga.
Non dirò a nessuno che praticamente ogni notte mi hai cacciato dal lettone per stringerti a nonna, è un regalo che ho fatto anche a lei. E conserverò come un segreto anche le cavolate inventate per convincere nonna a metterti i calzoni lunghi per uscire la sera. "Ho freddo alle gambe, nonna" mentre entravamo e uscivamo dalla doccia per l'afa che faceva. E io "Beh, stasera sento un poco freddo anche io.". Ragazzo, queste donne non capiscono che cosa significa per un leader portare i pantaloni lunghi. Proprio loro che da bambine guardavano, per la stessa ragione, solo quelli più grandi di noi. Dammi il cinque. Ti aspetto a casa. Col wi-fi.

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