domenica 9 dicembre 2018

Eccoci, Vale. Il più è fatto. La lettera è scritta, come da foto, e anche l'albero è fatto, come da foto. Quindi se Babbo Natale viene a casa tua e non trova l'alberello, che come gli hai spiegato nella lettera non potrete fare perché i gatti lo distruggerebbero, può sempre passare di qui. E' un alberello piccolo e un po' "cugino itt" - la foto finita non la pubblichiamo per rispetto a nonna - ma considerata la velocità con cui tu e lei avete deciso di farlo e lo avete realizzato va comunque benone.
La lettera, che poi è la cosa che conta davvero, è stata invece un lavoro un poco più meditato. Prima abbiamo deciso come strutturarla e che cosa scrivere - chi sei, le promesse per il futuro e la lista dei desideri - e poi tu me la hai dettata. Solo tu, ci tengo a dire. Tutta e solo farina del tuo sacco. Io mi sono limitato a fare il dattilografo senza intervenire. E questo è ciò che ne è uscito. Tu, naturalmente, hai firmato personalmente e hai scritto, sempre personalmente, anche il suo nome sulla busta.


9 dicembre 2018, casa dei nonni.

Ciao Babbo Natale,

Io sono Valentino, un bambino di sei anni e mezzo che abita a Roma con i suoi genitori, un cane, due gatti, due pesci e, ogni tanto, un fratello che  ha 17 anni.

Ti scrivo perché so che tu porti i regali la notte di Natale cosa che sanno tutti, forse tranne i bebè, e vorrei dirti che cosa mi piacerebbe ricevere.

Prima però devo prometterti che resterò a tavola finché non finiranno tutti, che non darò più fastidio a mio fratello e che non dirò più bugie, come quando dissi a mamma che avevo mangiato i fagioli e non era vero.

Ok. Adesso c’è una cosa lunga da dirti. La prima cosa che vorrei è una bici nuova perché la mia è tipo da nani, poi un tablet perché ho rotto l’iPad e poi un drone telecomandato. E poi l’ultima cosa, quella più lunga è la Wii PlayStation 4. Così è finito.

Io la notte di Natale sarò a casa dove però non facciamo l’albero di Natale perchè altrimenti i gatti lo distruggono. A me dispiace tantissimo ma lo farò con nonna.

Ciao. Valentino.

Vediamo ora che cosa succederà. Speriamo che te ne porti almeno un paio anche se sul drone io avrei qualche perplessità. Ma è solo perché ho paura che me lo fai volare in testa. Io da parte mia, se lo incontrerò, non gli racconterò che avevi scambiato la sua statuina per un nano da giardino.

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