"NONNO, FACCIAMO FOTO?" Che sei un attore nato l'avevo già capito e già te lo avevo scritto. La funzione specchio della videocamera ti è nota da tempo. Ora, però, non appena mi vedi armeggiare con il telefono arrivi di corsa proponendomi di fotografarci o fotografarti. E la cosa sorprendente, rispetto alla patatalessaggine di tua madre e di tua nonna quando finiscono sotto l'obiettivo, è che tu sfoderi dei sorrisi sfolgoranti a comando. Finti, per carità, ma perfetti. Basta dirti "Sorridi" tu ripeti "Un sorriso!!!" e tac eccolo là. Poi, foto fatta, lo smonti e pensi ad altro. Perfettamente assimilata anche la maschera della tristezza, quella che dovrebbe commuovere i presenti quando è ora di andare a letto, o di mangiare, o di chiudere la Peppa. Capito che gli strepiti e le urla funzionano fino a un certo punto opti per la posizione in piedi, frontale, testa bassa col ciuffo sugli occhi, bocca a mezza luna che guarda in giù come l'icona della mestizia, braccia abbandonate lungo il corpo. Raul Bova a te te spiccia casa.
mercoledì 27 agosto 2014
domenica 24 agosto 2014
"COME TI CHIAMI?" "Agnese!" e giù a sghignazzare. Hai due anni e mezzo ma già afferri l'ironia e ti piace giocarci. Sai benissimo di chiamarti Valentino e nelle presentazioni ufficiali, che a volte tu stesso solleciti, dici "..lntino!" Ma se poi, in un momento diverso, tra gente che conosci, che ti conosce, ti si chiede come ti chiami, con l'occhio furbo tu rispondi "Agnese", sghignazzi e controlli l'effetto che fa. E poi abbiamo un gioco tutto nostro. Tu mi guardi, lanci un acuto, un gridolino, e io rispondo con un basso, una specie abbaio. Se io te ne rilancio due mi rispondi con due acuti, tre con tre, quattro con quattro... Dai mo' che impariamo a contare, oltre che a modulare la voce.
mercoledì 6 agosto 2014
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