giovedì 16 febbraio 2012



16 febbraio – ore 21.30

Di te sappiamo già tutto. Sei maschio, già dai primi mesi della tua formazione ti presentavi con un peso e una lunghezza notevolmente superiori alla media, hai le spalle grosse, come tua madre, e la testa grossa, come tuo nonno. Che sono io.
Piacere di conoscerti. Domani verrò all'ospedale a vederti per la prima volta. Per ora sei ancora nel ventre di tua madre. Ma per poco, ormai. Salomè, che fa la spola con la sala travaglio, mi dice che è questione di poco.
Verrai al mondo a Roma, la città più bella del mondo. La città dove ho scelto di vivere, portando con me tua madre e tua nonna, vent'anni fa.
Ti piacerà. Per la sua accoglienza. Per il suo clima, benchè il periodo in cui nasci sia destinato a restare negli annali come “la nevicata del 2012”. Mezzo metro di neve nella città dove non nevica mai. Ma stasera il clima è mite e presto sarà primavera.

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