domenica 3 febbraio 2013

Vedi di non perdere tempo e di imparare presto a giocare a Ruzzle o rischi di rimanere fuori dal giro. La scena di oggi vale la pena raccontarla. Tu con tua nonna e Peggy a fare nghè-nghè e tuo padre, tua madre e tuo nonno [che poi sono io ma un po' mi vergogno e prendo le distanze] che giocano a Ruzzle fra di loro, ognuno col suo cellulare, senza curarsi di voi. "Tu come ti chiami?" "Io Raggiro". "Ora ti invito". "Non mi prende Cina". "E certo. Niente nomi geografici". "Evvai!" Troppo avanti. O troppo fusi. Quando sarai in grado di leggere queste righe certamente nessuno ricorderà più che cos'è stato questo gioco, questa meteora filiazione passeggera dell'intramontabile Scarabeo. O più facilmente appena conoscerai il significato e la grafia delle parole tu, nativo digitale, sarai in grado di battere questo povero vecchio che però con la tecnologia si difende. Che cosa ti regalo fra dieci giorni per il tuo primo compleanno? Pallone? E' presto. Peluche? Me lo tiri dietro. Forno di Barbie? Quasi quasi... qui se non sai vincere a Master Chef non sei più nessuno.

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